Il Territorio Nonantolano

L’antico borgo medievale di Nonantola.

Un territorio dalla storia millenaria ricco di monumenti, musei, aree naturalistiche e con una grande tradizione enogastronomica.

Una tradizione millenaria.

A pochi chilometri dalle città di Modena e Bologna si trova un paese ricco di storia e cultura, natura e tradizioni enogastronomiche: arrivati a Nonantola si potranno ammirare l’Abbazia di San Silvestro, i musei e le torri medievali; ma anche la Partecipanza Agraria e l’oasi naturalistica Torrazzuolo; si potrà inoltre partecipare alla visita di un’acetaia per assaggiare il famoso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e degustare prodotti tipici presso i tanti ristoranti della zona.

Ora et labora

La Storia

 

Il territorio nonantolano, abitato fin dall’Età del Bronzo, è famoso grazie all’Abbazia benedettina di San Silvestro, fondata nel 752 dal monaco benedettino Anselmo, cognato del re longobardo Astolfo, sede di uno dei più importanti monasteri del medioevo europeo.

Le tracce del glorioso passato medievale di Nonantola sono ancora ben riconoscibili grazie alla Torre dei Modenesi, edificata nel 1261, e alla Torre dei Bolognesi, costruita nel 1307 (oggi sede del Museo di Nonantola). Al periodo medievale si fa risalire anche l’origine di un importante proprietà collettiva esistente ancora oggi: la Partecipanza Agraria di Nonantola.

In tempi più recenti Nonantola è stata protagonista di un esemplare episodio di solidarietà e resistenza civile: durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, alcuni nonantolani hanno permesso il salvataggio di 73 bambini ebrei. Questo importante avvenimento è conosciuto come La storia dei ragazzi di Villa Emma.

La storia da scoprire

Per apprezzare appieno il nostro territorio, dopo aver visitato il centro storico medievale, si potranno esplorare i dintorni attraverso gli itinerari naturalistici ciclo-pedonali della Partecipanza Agraria, oppure percorrendo un tratto della Via Romea nonantolana. Il tutto senza dimenticare di gustare l’eccellente proposta enogastronomica di ristoranti, agriturismi e osterie che permetteranno di completare al meglio la visita. 

I musei

IL MUSEO BENEDETTINO E DIOCESANO DI ARTE SACRA

Il Museo propone un patrimonio unico, costituito soprattutto dal Sacro Tesoro dell’Abbazia, con oggetti preziosi e reliquiari a partire dal X secolo, rarissimi tessuti (sec. VIII-IX) e altri reperti altomedievali. Espone una selezione delle 4500 pergamene dall’VIII al XIX secolo e i codici miniati (XI-XIII sec.) dell’antico scriptorium monastico, tra cui l’Evangelistario di Matilde di Canossa, il graduale e importanti documenti imperiali tra cui quelli con il monogramma di Carlo Magno, di Matilde di Canossa e di altri sovrani medievali. Nella sezione diocesana si possono ammirare dipinti dei maestri della pittura emiliana. Il Museo organizza attività didattiche per le scuole, eventi, mostre e conferenze.

Via Marconi, 3

Tel. 059 549025

Mail: museo@abbazianonantola.it,

VISITA IL SITO DEL MUSEO: https://abbazianonantola.it/museo

 

IL MUSEO DI NONANTOLA (collocato all’interno della Torre dei Bolognesi)

La torre, costruita nel 1307 dai Bolognesi dopo la conquista di Nonantola, è a pianta quadrata e alta 38,13 metri. Esaurita la sua originaria funzione militare fu utilizzata prima come carcere, poi come magazzino e infine come serbatoio soprelevato dell’acquedotto. Dal 2007 è sede del Museo di Nonantola.  Il Museo racconta la storia del territorio e della comunità in un percorso a ritroso nel tempo scandito su quattro piani, dall’epoca contemporanea alla preistoria. Al piano terra è esposta la mostra “I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola: 1942-1943”; salendo ai piani superiori si passa attraverso la storia del ‘900, della Partecipanza Agraria, del medioevo con la nascita del monastero e del borgo, fino all’epoca romana e alla preistoria. Dal belvedere si può ammirare il panorama da tutti i punti cardinali. Il Museo organizza attività didattiche e viste guidate sia all’interno del museo che nel borgo medievale.

 Via del Macello

Tel 059 896656

Mail: museo@comune.nonantola.mo.it

VISITA IL SITO DEL MUSEO: https://www.museodinonantola.it/contenuto/luoghi/museo.ashx

museo
museo

La Partecipanza

Agraria

Una tradizione millennaria

La Partecipanza Agraria di Nonantola è l’unica nella provincia di Modena ed è la più antica fra le sei Partecipanze emiliane (Nonantola, Sant’Agata Bolognese,S. Giovanni in Persiceto,Cento,Pieve di Cento,Villa Fontana, Medicina) tuttora esistenti. La sua origine si fa risalire ad un documento datato alla metà dell’XI secolo.

1058 : la carta di Gotescalco abate del monastero di San Silvestro

Il documento a cui si fa risalire la nascita della Partecipanza Agraria è conservato presso l’Archivio Abbaziale di Nonantola. Tale documento incise profondamente sulla vita della comunità, sorta intorno ad uno dei più importanti monasteri d’Europa, in quanto fissava quelle speciali convenzioni economiche e sociali che diedero inizio alla consuetudine dello sfruttamento comune dei beni abbaziali, legando con un vincolo fortissimo gli uomini di Nonantola alla loro terra. L’Abate Gotescalco concesse in perpetuo agli abitanti del luogo il privilegio del godimento dei diritti fondamentali riguardanti la libertà della persona, il diritto d’uso della terra coltivabile posta entro i confini del territorio nonantolano, ma soprattutto una vasta estensione di boschi, paludi e prati da poter sfruttare per il pascolo e il legnatico. In cambio, il popolo doveva assumersi l’onere della costruzione di tre quarti delle mura di fortificazione del borgo e quella della difesa del monastero e del territorio di Nonantola contro tutti i nemici. I privilegi concessi dall’Abate Gotescalco erano trasmissibili per via ereditaria (in linea maschile) ed era obbligatoria la residenza a Nonantola. 

La Partecipanza oggi: l’area naturalistica, la mostra permanente e l’acetaia.

La Partecipanza Agraria di Nonantola, ente morale dal 1984, si estende oggi su un territorio di 760 ettari di terreno dedicato prevalentemente all’agricoltura e, in parte, al recupero ambientale. Circa il 10% del territorio della Partecipanza è stato riattualizzato e ospita l’Area di Riequilibrio Ecologico TORRAZZUOLO, uno dei siti di tutela ambientale, per estensione e diversità degli habitat, più importanti della Pianura Padana. Raggiungibile in auto e attraverso un percorso ciclabile, l’area naturalistica presenta diversi percorsi di visita all’interno del bosco e della zona umida, popolata da una grande varietà di animali selvatici e uccelli acquatici che si possono ammirare da alcuni capanni di osservazione. Alla Casa della Guardia, in via due Torrioni 41, è presente un centro didattico in cui si svolgono laboratori e visite guidate su appuntamento (Tel. 059/549046 – 059/546874).

I Palazzi della Partecipanza Agraria, collocati nel centro storico del paese, sorgono sulla piazza che fin dal Medioevo ha rappresentato il nucleo centrale della vita della comunità, poiché su di essa si affacciavano il Comune, il forno e la salina. La Residenza Vecchia della Partecipanza, ricavata in un bastione delle mura trecentesche ancora visibile sul retro, è stata la sede del Comune fin dal XV secolo e la Residenza Nuova, edificio sette/ottocentesco, è l’attuale sede dell’ente. All’interno di quest’ultimo edificio è conservato l’Archivio Storico della Partecipanza, un’acetaia a scopo didattico e una mostra permanente che racconta la storia di queste ente millenario.

Palazzo della Partecipanza Agraria di Nonantola
Via Roma 23, Nonantola (Mo)
Tel. 059/549046
Mail: partecipanza.nonanto.libero.it
Visite guidate e apertura su appuntamento dell’Archivio, dell’acetaia e della mostra permanente.

Area di Riequilibrio Ecologico Torrazzuolo
Via Mislè, via Due Torrioni 41, Nonantola (Mo).
Visite guidate storico/naturalistiche su appuntamento contattando la Partecipanza Agraria di Nonantola.

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